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Non avendo cultura, Carlo Magno, cosciente della sua inferiorità, la promosse in ogni campo. In un suo famoso "capitolare" ordinò che in tutte le regioni del suo impero fosse favorita l’istruzione. Vennero aperte numerose scuole pubbliche presso le chiese e i monasteri, alle quali potevano accedere tutti, anche i figli dei poveri, perché erano gratuite. In queste scuole si insegnava ai ragazzi a leggere, a scrivere, a contare e anche il canto e la musica.

Alla sua corte si riunirono gli uomini più sapienti del tempo, e qui fu istituita una specie di università, la Schola Palatina, alle cui lezioni egli stesso partecipava con la moglie e i figli.

Sorsero ovunque cattedrali, monasteri e biblioteche, oltre a grandi costruzioni, riccamente decorate, fra cui va ricordata la Cappella Palatina di Aquisgrana.